Distruggere imponenti oleandri per dire che altro sarà messo a dimora, significa che non si è capaci di confrontarsi con l’esistente, di comprendere il valore del nostro capitale naturale.
Il 𝘃𝗲𝗿𝗱𝗲 𝗲𝘀𝗶𝘀𝘁𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗲’ 𝘂𝗻 𝗰𝗮𝗽𝗶𝘁𝗮𝗹𝗲, è il nostro deposito di risparmi, che deve essere aumentato, non scambiato.
Le nuove specie scelte poi dimostrano un gap culturale fortissimo: 𝙣𝙤𝙣 𝙘𝙖𝙥𝙞𝙧𝙚 𝙙𝙞 𝙘𝙤𝙨𝙖 𝙝𝙖 𝙗𝙞𝙨𝙤𝙜𝙣𝙤 𝙡𝙖 𝘾𝙞𝙩𝙩𝙖’.
Si insiste su palme e yucca, sull’africanizzazione del nostro paesaggio, sulla sua banalizzazione.
Gli altri arbusti scelti denotano un approccio estetico:
𝗻𝗲𝘀𝘀𝘂𝗻𝗼 𝗿𝗶𝘂𝘀𝗰𝗶𝗿𝗮’ 𝗮 𝘀𝗳𝗮𝗺𝗮𝗿𝗲 𝗶𝗹 𝗻𝗼𝘀𝘁𝗿𝗼 𝗳𝗮𝗯𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗼 𝗱𝗶 𝗼𝗺𝗯𝗿𝗮.
“Le specie previste sono: oleandro (40) palma washintonia (25), yucca (, viburno (16), ibisco (26), corbezzolo (20), chamerops (3).”
#pescara#radicincomune#salviamoglialberi#abbattimenti#cittàgreen#riscaldamentoglobale