Il caso Fornace Bizzarri: né scuola né area verde!

Il caso Fornace Bizzarri: né scuola né area verde!

Oggi Radici in Comune è stata chiamata nuovamente dai cittadini: alle 9 di questa mattina in via della Fornace Bizzarri la ditta in subappalto, la Edil Novecento, ha iniziato il suo sit-in per il mancato pagamento dei lavori da parte della ditta Montanarella Costruzioni srl.

C’eravamo noi, i cittadini, i giornalisti e la Digos. Il lenzuolo con scritta la protesta è stato riattaccato.
E la preoccupazione, con buona pace dell’amministrazione che dorme sonni tranquilli, corre tra i residenti: quella di avere un manufatto lasciato cosi, sotto i loro balconi, visto che titolare ha denunciato tra l’altro irregolarità sulla qualità dei lavori e sulle norme che riguardano la sicurezza sul lavoro.

Una storia emblematica quella di via della Fornace Bizzarri:

la decisione imposta, senza alcuna concertazione sulle alternative che invece c’erano, della distruzione dell’unico parco è stata una scelta contro i suoi cittadini;
quando in Europa si spinge nel localizzare un parco a 300 m da dove si risiede, qui al contrario si va a distruggere una zona verde vitale per la comunità;
nessuna rigenerazione degli edifici scolastici che vengono chiusi per mancanza di alunni, si preferisce cementificare aree verdi; paga il PNRR, ma quei fondi li pagheremo noi, semplicemente avremo uno sconto del 30%.
E ora, dopo il conflitto con i cittadini, assistiamo a un mancato controllo di quanto sta accadendo, responsabilità innanzi tutto etica da parte della Stazione Appaltante.

L’ex Parco di via delle Fornace Bizzarri è diventato così una storia simbolo della Pescara senza etica né rispetto né partecipazione.

Il Prima e il dopo di Via Fornace Bizzarri

Radici in Comune