Annuncio di presentazione di ordine del giorno da presentare:
GRUPPO CONSILIARE AVS-RADICI IN COMUNE
AL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEL COMUNE DI PESCARA
ORDINE DEL GIORNO: Pescara città 30
PREMESSA
La drammatica perdita di Sofia deve diventare uno spartiacque per la nostra Città: a tanto dolore va corrisposta una forte azione che deve avere come obiettivo l’eliminazione degli incidenti dovuti al traffico veicolare. La pianificazione urbana relativa alla mobilità deve mettere al centro la persona, nella sua intera sfera che racchiude salute, vivibilità, fruibilità, sicurezza
DATO CHE
IL PNSS, Piano nazionale per la sicurezza stradale ha come obiettivo la riduzione del 50% del numero di decessi sulle strade all’anno 2030 e il dimezzamento dei feriti gravi,
RITENUTO CHE
Il limite di velocità a 30 km/h in ambito urbano:
- riduce il numero e la gravità degli incidenti stradali urbani (causati prevalentemente da distrazione ed eccesso di velocità);
- rende possibile un uso condiviso delle strade senza la necessità di costruire costose infrastrutture di separazione dei flussi;
- riduce il rumore e l’inquinamento atmosferico;
- non condiziona negativamente i tempi medi di percorrenza, fluidificando il traffico veicolare e riducendo accelerate e frenate, che aumentano consumo di carburante e produzione di smog, oltre a compromettere la sicurezza;
- migliora la qualità della vita urbana rendendo le strade più sicure per ogni tipo di utenza, con qualsiasi mezzo si sposti (a piedi, in monopattino, in bici, in moto con i mezzi pubblici o in auto);
- aumenta la velocità media grazie all’uso delle tecnologie (smart city, Maas, onde verdi)
- favorisce una redistribuzione equa dello spazio pubblico, promuovendo usi alternativi delle aree urbane e incentivando la mobilità sostenibile;
SOTTOLINEATO CHE
- l’impatto tra un’auto a 50 km/h e un pedone o ciclista è quasi sempre fatale, mentre a 30 km/h non è quasi mai letale e riduce drasticamente la gravità delle conseguenze;
- a 30 km/h un’auto percorre 13 metri tra tempo di reazione e spazio di frenata, mentre a 50 km/h ne percorre 28;
Secondo i dati ACI/Istat:
- oltre il 70% degli incidenti stradali in Italia avviene in ambito urbano;
- l’eccesso di velocità è tra le principali cause di incidenti stradali, aggravandone le conseguenze;
- gli incidenti stradali urbani causano il 43,9% dei morti e il 69,7% dei feriti.
- una maggiore sicurezza stradale favorisce la coesione sociale, incoraggiando le persone a utilizzare spazi pubblici e a sentirsi parte integrante della comunità.
CONSIDERATO CHE
- la riduzione della velocità in ambito urbano è prevista dal Piano Nazionale per la Sicurezza Stradale e in linea con la risoluzione n. 2021/2014(INI) del Parlamento Europeo, che raccomanda velocità massime di 30 km/h nelle zone residenziali e in quelle con un numero elevato di pedoni e ciclisti;
- Il Piano, individua ripetutamente nella realizzazione di “interventi di gestione delle velocità (zone 30, ecc.)” una delle azioni prioritarie delle linee strategiche specifiche per la tutela delle persone più vulnerabili sulla strada, in particolare per:
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- i pedoni e i ciclisti (“ridurre le differenze di velocità attraverso interventi di gestione delle velocità ed enforcement”);
- i bambini e le bambine (“ridurre il rischio di incidente e infortunio dei bambini a piedi e in bicicletta in particolare nei percorsi casa-scuola-casa attraverso interventi di gestione delle velocità ed enforcement”);
- le persone over 65 (“ridurre la velocità, per mitigare le differenze di velocità esistenti tra pedoni e traffico motorizzato, attraverso interventi di gestione e controllo della velocità”);
-
- nel Piano Generale della Mobilità Ciclistica del MIMS (ottobre 2022) si promuove l’adozione del modello “Città 30 km/h” per garantire convivenza sicura tra gli utenti della strada;
- l’adozione di misure di moderazione della velocità è coerente con gli obiettivi di sviluppo sostenibile delle Nazioni Unite, che includono la salute pubblica, la sostenibilità ambientale e la sicurezza delle infrastrutture;
- altre città europee, come Parigi, Bruxelles, Graz, Helsinki e Bologna e Olbia, hanno già adottato misure analoghe, ottenendo risultati significativi in termini di sicurezza, riduzione dell’inquinamento e miglioramento della qualità della vita;
- le città che hanno implementato la “Città 30” hanno osservato una riduzione delle disuguaglianze sociali legate alla mobilità e un incremento della qualità degli spazi pubblici;
VALUTATO CHE
- la sola imposizione di un limite di velocità non ne garantisce il rispetto: è necessaria una forte operazione culturale, accompagnata da campagne di controlli e sanzioni e da interventi infrastrutturali per moderare il traffico;
- un periodo di informazione è essenziale per il successo della misura;
- l’esperienza di città come Bruxelles dimostra che l’introduzione del limite di 30 km/h riduce significativamente morti, feriti gravi e inquinamento acustico senza aumentare i tempi di percorrenza;
- la riduzione della velocità migliora anche l’efficienza del trasporto pubblico e incentiva l’utilizzo di mezzi di trasporto sostenibili, come biciclette e monopattini elettrici;
RIBADITO CHE
- la sicurezza stradale è una responsabilità di tutte le amministratrici e gli amministratori;
- la velocità di 30 km/h deve essere pensata come regola generale, garantendo sicurezza a tutti i cittadini, indipendentemente dalla zona in cui vivono;
- bambini, anziani e l’utenza vulnerabile della strada sono i principali beneficiari di strade urbane più sicure;
- una città più sicura e silenziosa è anche più attrattiva per residenti e turisti, contribuendo positivamente all’economia locale.
RIBADITO QUINDI CHE
dichiararsi “Città 30” significa darsi una visione organica della città non solo in termini di ridotta velocità, ma anche spazio urbano, controlli, educazione, e un insieme di opportunità uniche per migliorare la qualità della vita e la sostenibilità urbana. Adottare il modello “Città 30” significa impegnarsi per una città più sana, sostenibile e moderna, capace di rispondere alle sfide ambientali e sociali, migliorando la vita quotidiana dei cittadini e garantendo un futuro più verde e sicuro. A seguire alcuni principali benefici:
- sicurezza stradale: la riduzione diffusa della velocità a 30 km/h abbassa drasticamente il rischio di incidenti e ne riduce la gravità, proteggendo soprattutto gli utenti vulnerabili come pedoni e ciclisti.
- benefici ambientali:
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- riduzione dell’inquinamento atmosferico: una velocità più moderata significa minori emissioni di particolato e ossidi di azoto, con effetti positivi sulla qualità dell’aria e sulla salute dei cittadini;
- taglio delle emissioni di CO2: una mobilità più lenta e sostenibile contribuisce agli obiettivi di mitigazione del cambiamento climatico;
- riduzione dell’inquinamento acustico: la velocità ridotta diminuisce il rumore stradale, migliorando il benessere e la tranquillità dei centri urbani.
- salubrità degli ambienti urbani: l’abbattimento di inquinanti atmosferici e sonori rende le città più salubri, con benefici diretti sulla salute pubblica, come la riduzione di malattie respiratorie e cardiovascolari;
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- recupero degli spazi pubblici: la moderazione del traffico consente di riconquistare spazi urbani a favore di pedoni, ciclisti e trasporto pubblico e verde, migliorando la vivibilità e creando aree più sicure e piacevoli per tutti;
- mobilità sostenibile e trasporto pubblico: l’adozione del limite di 30 km/h favorisce una riorganizzazione della mobilità, incentivando l’uso di mezzi pubblici e modalità attive come il camminare o il pedalare. Questo porta a una rete di trasporti più efficiente e accessibile, riducendo la dipendenza dall’auto privata.
- qualità della vita e coesione sociale: quartieri più sicuri e silenziosi favoriscono il commercio locale, le relazioni sociali e la partecipazione della comunità, creando un ambiente urbano più vivibile e inclusivo;
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO,
IL CONSIGLIO COMUNALE INVITA IL SINDACO E LA GIUNTA
- a proclamare Pescara Città 30, istituendo il limite di velocità in ambito urbano a 30 km/h per la massima estensione del proprio territorio;
- a prevedere, su alcune strade a grande scorrimento, limiti fino a 50 km/h quando necessario;
- a realizzare una campagna di comunicazione e informazione che coinvolga cittadine, cittadini e city user, partendo dai quartieri e coinvolgendo tutti gli stakeholder;
- a monitorare i dati sugli incidenti stradali, sull’inquinamento e sulla congestione, utilizzandoli per verificare l’efficacia della misura e pianificare interventi mirati, come l’installazione di autovelox;
- a coinvolgere le figure di mobility manager aziendali operanti sul territorio per sostenere la transizione verso la Città 30;
- a trasformare progressivamente le attuali “zone 30” in “zone 20” o “zone residenziali”, liberando spazio pubblico per usi sociali e ricreativi;
- ad ampliare le zone pedonali e verdi;
- a potenziare i controlli e le sanzioni per garantire il rispetto delle regole;
- a tutelare quindi le persone più vulnerabili sulla strada, in particolare:
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- i pedoni e i ciclisti (“ridurre le differenze di velocità attraverso interventi di gestione delle velocità ed enforcement”);
- i bambini e le bambine (“ridurre il rischio di incidente e infortunio dei bambini a piedi e in bicicletta in particolare nei percorsi casa-scuola-casa attraverso interventi di gestione delle velocità ed enforcement”);
- le persone over 65 (“ridurre la velocità, per mitigare le differenze di velocità esistenti tra pedoni e traffico motorizzato, attraverso interventi di gestione e controllo della velocità”).
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Consigliera Comunale
Simona Barba