Ambiente spa: non svendiamo il nostro futuro!

Ambiente spa: non svendiamo il nostro futuro!

PESCARA – Durante il recente consiglio comunale straordinario, ho espresso con forza la mia posizione sulla presunta privatizzazione dell’Azienda Ambiente spa. Voglio ribadire che questo settore strategico deve rimanere saldamente nelle mani del pubblico. È una questione di vitale importanza per la nostra città, per la qualità dei servizi che offre e per la salvaguardia del nostro territorio.

Ho percepito un’esitazione serpeggiare nell’aula, un timore mascherato da pragmatismo: “Sì, vorremmo che rimanesse pubblica, ma il servizio è inefficiente e, senza investimenti, lo sarà sempre di più. Quindi, per renderlo competitivo, dobbiamo aprirci al privato“.

Ma perché non investiamo? Perché non rendiamo questo servizio efficiente e all’avanguardia? Dietro questa presunta inefficienza si cela una precisa strategia, già vista in altre aziende pubbliche italiane: depauperare, sottoinvestire, per poi giustificare la privatizzazione come unica via d’uscita.

Questo scenario rischia di ripetersi con l’acqua. Tra pochi anni, l’ACA si troverà di fronte allo stesso bivio: crescere come grande partecipata pubblica o cedere al privato. Dobbiamo tracciare una linea chiara e difendere con fermezza il carattere pubblico di questi servizi essenziali.

Il ciclo dei rifiuti è un tema cruciale per il nostro territorio. Ricordiamo la gerarchia della gestione dei rifiuti: al primo posto c’è il recupero della materia. Un privato, invece, sarebbe incentivato a massimizzare il recupero di energia, magari attraverso biodigestori o inceneritori, a discapito della raccolta differenziata e del riciclo. Abbiamo già visto gli effetti nefasti di questa logica con il biodigestore di Città Sant’Angelo, sovradimensionato per generare sempre più rifiuti da “digerire”.

Non sottovalutiamo il potere che abbiamo come comunità. Pescara ha ben 78 voti in AGIR e possiamo farli pesare. Diciamo con forza “NO” alla privatizzazione, investiamo nella nostra azienda pubblica e rifiutiamo di crogiolarci in questa inefficienza indotta.

Troppo spesso parliamo solo di soldi, ma qui è in gioco il bene comune: la salute del nostro territorio, la qualità della vita dei nostri cittadini e il futuro dei lavoratori di Ambiente spa. Non dimentichiamo che gli impianti di trattamento dei rifiuti che producono energia si reggono sulla grande bolla degli incentivi statali e ora anche del PNRR. Senza questi sostegni economici, la loro redditività sarebbe tutt’altro che garantita.

Simona Barba – Consigliera comunale AVS – Radici in comune