Quanti giorni di vita ci vengono tolti

Quanti giorni di vita ci vengono tolti

Di Simona Barba – Consigliera AVS Radici in Comune

PESCARA  – Ieri ho passato la giornata al Pronto Soccorso dell’Ospedale per un problema familiare. L’attesa per un ultraottantenne, caduto per le scale, entrato in ambulanza, è stata di 8 ore per la prima visita. Un codice giallo.

In queste otto ore nessuno si prende la responsabilità di quello che accade: il paziente nel triage non può avere parenti vicini per questioni di spazio, non può bere e mangiare finchè non arriva un medico che lo permette, ma la visita è fra 8 ore; Il parente puo’ avere il pass per entrare se il medico lo ritiene opportuno, ma la visita è sempre  fra 8 ore. Per 8 ore quindi un paziente è in un limbo, è come se non esistesse, fino alla famosa prima visita del Pronto Soccorso, ma la sua sofferenza invece è ben reale.

Quindi come familiare sono dovuta impormi nell’entrare, io mi sono dovuta prendere la responsabilità di dare acqua e un minimo di conforto alimentare (un biscotto) per una anziana debilitata per età e dall’accaduto, a digiuno dal mattino, disorientata dal Triage e dall’attesa infernale. Perché?

Se si parla con medici e infermieri si viene a conoscenza della sofferenza cronica del PS: manca personale, anche quello previsto spesso non è al completo perché spostato e non reintegrato nella giornata. I medici sono due. Gli infermieri ieri erano due.

Il PS oltre che gestire gli accessi in urgenza, ieri aveva da gestire 80 persone in attesa di ricovero, persone per la quale è stata già espletata la parte di triage, ma che aspettano anche per giorni il posto in reparto.

L’abnegazione di medici, infermieri e Os è evidente a tutti, ma altrettanto è evidente l’inadeguatezza del management, fino ai piani politici Regionali.

Gli operatori sanitari che ho incontrato hanno mille proposte di ottimizzazione e investimento, chiedono aiuto, qualcuno li ascolta? Perché non esiste una intelligenza collettiva fra reparti Asl e governance politica che si prenda carico del problema?

  • Perché continuiamo a sperperare milioni di investimenti regionali per opere e assurde e inconcludenti?
  • Lo sanno gli Abruzzesi che quest’anno spenderemo 80 milioni di euro per rifare delle scogliere in mare che non servono a nulla? Solo forse a proteggere qualche stabilimento dalle mareggiate?
  • Lo sanno gli Abruzzesi che stiamo spendendo svariate decine di milioni di euro per fare delle vasche di laminazione per il fiume Pescara per permettere la costruzione di mega centri commerciali come Megalo 1 e 2, che occupano le anse del fiume?
  • Lo sanno gli abruzzesi questi denari andrebbero a sanare il deficit della nostra Sanità?
  • E quante altre opere assurde stanno togliendo la salute agli Abruzzesi, stanno togliendo giorni di vita?

Forse sarebbe da cominciare a calcolare quanti giorni di vita in salute ci tolgono queste opere, un bel contatore sopra che dica: questa opera costa tot e toglie agli abruzzesi 245.980 giorni di vita. Cominciamo a contabilizzare, perché tutto ciò che è scriteriato alla fine ci porta sempre il conto.