A Pescara una colpevole gestione del parassita dei nostri pini

A Pescara una colpevole gestione del parassita dei nostri pini

PESCARA – L’Amministrazione comunale ha gravissime responsabilità nella diffusione della cocciniglia tartaruga (parvicornis)

È questo che si è desunto nella commissione Ambiente odierna, dove è stata ascoltata la ditta specialistica GEA che si occupa di trattamenti endoterapici.

E i dati che l’azienda ci ha fornito, insieme alla sua esperienza decennale nei trattamenti porta a comprendere che L’Amministrazione ha avuto una gestione senza senso, inadeguata e inefficace.

Pescara è stata nel 2022 il terzo focolaio identificato, uno dei primi insieme a quello di Roma e della Campania.

L’intervento immediato era di estrema importanza.

La strategia di intervento è normalmente quella di isolare, creare zone cuscinetto, nel frattempo curare più esemplari possibili per abbattere in maniera massiva la popolazione del parassita.

Lo stesso Decreto Ministeriale lo impone.

Al contrario, noi non abbiamo fatto zone cuscinetto, e abbiamo optato per strategie senza senso: nel 2022 a Pescara vengono trattati solo 400 pini per la cocciniglia e incredibilmente 1400 per la sola processionaria, quando, essendo il sistema endoterapico lo stesso, potevano essere trattati anche i 1400 per cocciniglia ( aumentando la dose si trattano entrambi i parassiti, mentre a bassa dose solo la processionaria); l’Amministrazione ha così mancato clamorosamente l’obiettivo di poter trattare 1800 pini contemporaneamente, una scelta senza senso

La strategia migliore sarebbe quella di trattare contemporaneamente 4000 pini, in modo da poter intervenire dopo 2 o 3 anni.

Ma gli anni successivi non sono da meno nella iniqua gestione:

Mentre Assessore e Sindaco promettevano in Consiglio Comunale migliaia di trattamenti , i numeri invece sono stati:

  • 99 nel 2024
  • 640 nel maggio 2025.

Tali trattamenti random penalizzano anche i pochi investimenti fatti, vanificandoli

Il costo in media per trattare pini è sui 60 euro, quindi con 240.000 si potrebbero trattare tutti i pini contemporaneamente e contenere la diffusione del parassita.

Piu volte ho cercato di variare voci di bilancio per la copertura. Tali variazioni sono sempre state bocciate perche, a detta del Sindaco, i fondi ci sono e sono tanti, ma quello che manca a questo punto sono, ahimè, proprio le teste pensanti che li sappiano spendere, che agiscano in modo strategico ed efficace. I soldi non servono se non si sanno gestirli.

Nel frattempo ad abbattere questa amministrazione è sempre più efficiente, anche se costa molto di più, ma tanto i soldi per questo ci sono, non importa, e i pini spariscono ogni giorno nei parchi e nelle strade.

E in questi anni cosi abbiamo sparso tra mari e monti il parassita, e in più non abbiamo mai seguito nemmeno le prescrizioni di smaltimento degli alberi abbattuti e tutti infestati: avete mai visto i camion con i resti dei poveri alberi impacchettati e isolati per evitare che gli aghi di pino cadano?

Tanto che importa se il parassita si è diffuso sulla costa per colpa di Pescara, magari i Comuni limitrofi ci chiameranno per abbattere, visto l’esperienza comprovata sul campo.

Simona Barba – Consigliera comunale AVS – Radici in Comune